sabato 29 gennaio 2011

il dono del cervo







Era meglio "Cervo a primavera"??

martedì 25 gennaio 2011

un premio e "due" chiacchiere con voi


Qualche giorno fa un' amica blogger mi ha fatto una graditissima sorpresa, regalandomi questo premio: il "Sunshine Award 2011". Il dono arriva da Mariuccia che con il suo blog "La scuola in cartella" trasmette a tutti noi quella emozione, quella voglia di imparare e scoprire il mondo che si vive tutti i giorni sui banchi della sua classe....specialmente con una maestra così! Non ci conosciamo da tanto ed anche per questo la ringrazio due volte per avermi premiata.

Finora, l'avrete notato, ero un pò restia a partecipare a giochi di vario genere (ultimamente c'è stato però un cambiamento di rotta) e ad accettare premi e regali, così devo scusarmi se per caso qualcuno mi ha donato qualcosa e io non l'ho accettato, non sapendo bene come comportarmi! Ora che con il "copia e incolla", i link e le regole del galateo blogger sono diventata più esperta, questo dono lo accetto volentieri, ma.....

Qui sorge il problema, quello di nominare altri dodici blog a cui passarlo! Ci ho pensato un bel pò sapete, ho provato ad essere più obiettiva possibile per non fare un torto a nessuno, tentando di fare una selezione quasi "chirurgica"....

Ci ho provato, ma non ce l'ho fatta a scegliere, c'è chi mi segue fin dai primi giorni e ancora non si è stancato e quelli hanno sicuramente un posto speciale nel mio cuore, ma c'è anche chi pur essendo arrivato da poco è diventato altrettanto importante, chi pur avendo una limitata comprensione della lingua italiana, ha voluto aggiungere inaspettatamente il mio blog ai suoi preferiti, chi viene a trovarmi raramente, ma quando capita qui si porta dietro una ventata di simpatia, chi mi legge spesso, ma non commenta, chi casca nel mio blog digitando strane parole tipo "ippopotamo nella nebbia" o " diario delle mature" e non so neanche chi siano e quindi quelli non ce li avrei messi comunque...Beh, in ogni modo dodici sono davvero troppo pochi, anche per me che non ho uno stuolo di "seguaci"!

Così il premio ho deciso di darlo a tutti, sì, perchè in questi quasi otto mesi di apertura del mio "diario" ho incontrato tante persone che mi piacciono davvero e che con il loro affetto, dolcezza, ironia, allegria, entusiasmo ...e tutto quello che si portano dietro quando arrivano qui, mi hanno sostenuto, gratificato, divertito, tenuto compagnia e trasmesso quell'energia necessaria per continuare questa avventura bellissima sì, ma anche tanto impegnativa. Ho parlato usando la 3° persona plurale, ma praticamente mi sto rivolgendo a voi...ah, e poi , mi raccomando,volgete i verbi al futuro, visto che questa bella avventura ho intenzione di continuarla!


Già che ci sono, vi snocciolo qualche altro mio pensiero da blogger ancora giovane (non intendo di età..), anche se lo so che le sintesi non sono il mio forte.

A proposito di followers
Non sono poi così interessata a "guadagnarmi" uno, due, tre followers in più, non dico ipocritamente che non mi faccia piacere certo, ma intendo dire che non è il collezionismo di avatar che mi fa felice, è piuttosto conoscere chi ci sta dietro, la persona e il suo mondo.

A proposito dei commenti
I commenti...eh, beh, quelli mi piacciono eccome, leggerli per me è un pò come ritrovare la stessa emozione che sentivo quando ricevevo un lettera da un'amica. Non mi importa però che commentiate o no tutti i post, mi basta sapere che lo fate con convinzione, perchè vi piace ciò che ho pubblicato o perchè volete farmi semplicemente un saluto. Io la vostra presenza la sento comunque.

A proposito di chi qui non si è più visto
A chi ha deciso invece di non passare più da qui, vorrei dire che la cosa mi rattrista anche se sono consapevole che a volte le strade si dividono e qui, nel mondo virtuale, è ancora più facile che si formino "amicizie precarie". La selezione naturale nella blogsfera sarà anche inevitabile se si vuole sopravvivere, ma non è piacevole (se trovate che anch'io inavvertitamente abbia trascurato oppure urtato la sensibilità di qualcuno, non esitate a scrivermelo).

A proposito delle nuove amicizie
Lo sappiamo tutti, qui e nella vita al di qua del monitor ci sono conoscenze che subito, per affinità di idee, interessi comuni, simpatia "a prima vista", assumono i contorni di una sincera amicizia, altre conoscenze invece faticano ad ingranare per poi dissolversi nel nulla, in quel caso non c'è abbastanza forza che le leghi insieme...

Per quel che mi riguarda
Per quanto riguarda me, vengo a trovarvi quando posso, sempre con molto piacere e curiosità di leggere e guardare i vostri post e di fare quattro chiacchiere con voi, ritagliandomi un pò di tempo tra i vari impegni. Vi sento a dire il vero, quasi di più delle mie amiche "reali", quindi...non potete certo lamentarvi!

A volte entro, sapete, senza bussare, nei vostri blog e mi metto a sfogliare le pagine dei vostri libri virtuali, mi piace scoprire anche i vecchi post, cosa scrivevate quando ancora non ci conoscevamo. Mi sento un pò come una ladra che entra di soppiatto in casa altrui e per questo vorrei scusarmi e ringraziarvi per la vostra ospitalità!

Voglio però riallacciarmi al discorso di prima, quello sul fatto che a volte non sempre riesco a passare da voi...a me infatti piace anche "perdere tempo" in altri modi: andare per esempio a scoprire nuovi blog in giro per il mondo oppure passare a trovare chi forse è poco o niente interessato ad andare a commentare di qua e di là, ma che, in casa sua, mi riceve sempre volentieri. Ci vado perchè alcuni di questi blog, a volte poco frequentati, o per lo meno poco commentati, sono davvero interessanti ed è un pò come quando si scopre una spiaggia ancora selvaggia o una città vuota a ferragosto... Lo dedico anche a loro questo premio anche se so che mai e poi mai verrebbero a ritirarlo!

Penso sia positivo mantenere anche in questo mondo dei blog, la libertà, la generosità di dare senza ricevere a tutti i costi qualcosa in cambio, mantenere vivo il desiderio di conoscere altre persone che non può essere solo finalizzato a quel che ci torna indietro, senza nulla togliere a quei rapporti in cui lo scambio è frequente, reciproco, caloroso che poi sarebbe la condizione ideale per far crescere e durare un'amicizia.

E infine questo "raggio di sole" vorrei regalarlo anche alle mie amiche ed amici "no blog", che spesso mi seguono e quando possono mi fanno sentire la loro affettuosa presenza e ad Alessandra, mia amica da sempre nonchè provetta pittrice, perchè se non fosse stato per lei che mi ha suggerito l'idea di aprire questo spazio, spronandomi nonostante la mia faccia alquanto perplessa e diffidente verso questa proposta, beh...non sarei qui a parlare con voi. Sì, lo so che qualcuno ha commentato: "MAGARI!!" vi ho sentito, sapete?

.... e scusate se le due chiacchiere sono lievitate e strabordate.


sabato 22 gennaio 2011

pon poniamoci!


Come fare un pon pon ve l'ho spiegato poco tempo fa qui, in questo post. Oggi invece vorrei mostrarvi alcuni modi in cui è possibile utilizzarlo. Certo sul web si trovano moltitudini di idee, di gran lunga più belle ed originali di queste, diciamo che ho voluto solamente divertirmi un pò e giocare a sbrigliare la fantasia...E' tutto come sempre molto "casalingo", quindi se siete intenzionate a copiare qualche idea seria, forse è meglio cercare altrove!



USI E COSTUMI DI TRE PON PON:

extrasmall, medium ed extralarge



Li usava un tempo anche la mia mamma

per abbellir cinture e collettini

realizzati cucendo i cordoncini.


Un tempo ed ora possiamo adoperarli

sulla berretta di lana senza tarli


e se per caso vi piace andare a sciare

la papalina non dovete scordare.


Mettervelo in testa come le modelle

non vi farà sembrar forse più belle


parlo per me, naturalmente

visto che lo specchio non mente!


No, che sia meglio trasformarlo in un borsino?

Ma se dentro non ci sta neanche un soldino?!

scatti "before cleaning the mirror"

Preferirei farlo girare attorno a un dito

e se poi mi viene un giradito?


Se proprio volete metterlo alla vita

badate di mangiar insalata scondita

E se volete farne un orecchino

scegliete un pon pon bello piccino.


autoscatto "in the bathroom"

Che ne direste di una morbida palla

che sui mobili volteggia a mò di farfalla?


E infine un'idea originale

copiar da Eli non è mica male...

Il suo Pon Pon Occhiuto mi è talmente piaciuto

che ho pensato anch'io di fare un pupazzino
Palla di Pelo non è forse carino?




Avviso alle naviganti ancora un pò inesperte: cliccando sulle parole sottolineate, andrete direttamente nel luogo indicato. Sembra essere ormai una cosa scontata, ma forse non lo è....

Avviso a chi cercava idee originali e fattibili: vi avevo avvisato, no, che non c'erano?

Avviso per tutti: pon ponatevi!

mercoledì 19 gennaio 2011

l'elicotterino con i semi alati

Chi è che da piccolo non si è mai divertito a sfogliare una margherita dicendo "m'ama, non m'ama" o non si è fatto delle sonore risate lanciando addosso ai compagni manciate di avena per vedere quanti fidanzati/e avesse?

Giochi, scherzi, cose curiose che la natura spiana lì, già belle e pronte a nostra disposizione. Basta solo scovarle, guardandosi intorno con occhi curiosi e poi sperimentare per conto proprio o trovare magari qualcuno che ci faccia da guida per imparare i segreti della natura. Ai bambini basta davvero poco per divertirsi: una nevicata, cumuli di foglie cadute, una ragnatela, un bruco... Anche quelli ormai costretti a ripararsi all'ombra dei condomini e non più sotto le belle fronde di un albero, potrebbero scoprire che lì, nel parco pubblico cittadino o nel giardino della scuola si possono nascondere dei tesori...


Guardate questo che mi ha dato pochi giorni fa un bambino,


probabilmente li avrete già visti chissà quante volte. Si tratta quasi sicuramente del frutto dell'acero, a meno che non sia quello del sicomoro, pianta che si presenta piuttosto simile...




..che però escluderei dato il tipo di habitat in cui vive. Preferirei però in questo caso lasciar perdere la botanica, per soffermarmi sull'opportunità ludica offerta da questo frutto alato, cioè quella di trasformarsi in un gioco divertente.

La sua bella forma non vi ricorda quella di un'elica? Allungate il braccio teso più in alto che potete e poi lasciate cadere a terra il frutto. Avete visto come gira su se stesso? E con quale velocità! Non vi dà l'idea di essere proprio un "elicotterino"?

La prossima volta che uscite per una passeggiata, state all'erta! Potreste trovare qualcosa di molto prezioso nell'aiuola sotto casa....









sabato 15 gennaio 2011

dieci piccoli indiani: AMICI


Continua la serie "Dieci piccoli indiani". Chi non avesse idea di quel che si tratti, può andare a vedere la mia introduzione qui ( nella categoria "disegni e collage" potrete inoltre trovare anche gli altri tre post precedenti). Questa volta voglio dedicare questo piccolo disegno e queste parole Navajo, così schiette e concise, a tutti voi, amici.


AMICI


Rocce

e amici

saldi e costanti

di fronte a me,

per sempre.

canto Navajo



A proposito di amicizia, alcune bloggers hanno lanciato una proposta che ho accolto con entusiasmo (sperando poi di poter partecipare...): è quella di incontrarci per poterci conoscere di persona e trascorrere insieme una domenica di maggio. Ho pensato così di estendere l'invito anche a voi che seguite il mio blog. Cosa ne pensate, avreste voglia di fare una bella festa? Per accordi e maggiori informazioni, cliccate sull'immagine che ho inserito nella barra laterale: vi porterà direttamente al blog di Sandra, che sta raccogliendo le adesioni.

martedì 11 gennaio 2011

non è un frisbee bucato, ma...


Avete riconosciuto cos'è? Forse gli uomini avranno qualche difficoltà in più, ma chi fra le donne non l'ha mai fatto o almeno visto fare?

Io l'ho imparato da bambina, allora era un bel passatempo, ma c'era chi si stufava dopo pochi giri e così veniva fuori mezzo spelacchiato. Anche molti dei bambini " di oggi" hanno fretta di finirlo, ma voi cercate di convincerli a non mollare... per fare bene le cose ci vuole tempo!

E voi pazienza ne avete? Vediamo un pò...Seguite le mie istruzioni e non stupitevi se sono un pò strampalate: è che si tratta di due mescolate insieme, il pon pon di dimensioni extralarge e quello di fattezze medium.



NON E' UN FRISBEE BUCATO, MA...UN PON PON


Materiale occorrente: cartoncino recuperato da scatole di pasta, cereali o dai "fondi" degli album da disegno (questo forse è meglio, perchè più resistente) e lana (vanno bene anche avanzi in vari colori )
Ed anche: un paio di forbici, un compasso, un righello, un uncinetto



Procedimento


Piegate a metà un rettangolo di cartoncino e disegnateci sopra, usando il compasso, due cerchi concentrici. Per le misure potete andare ad occhio oppure prenderle col righello, segnandole per non dimenticarle. Io, nel caso del pon pon medium, ho fatto queste: raggio cerchio esterno cm. 3,5; raggio cerchio interno cm. 2.




Ritagliate lungo il bordo esterno ed interno. Poichè il cartoncino è messo doppio, in questo modo avrete già pronti entrambi i cerchi.

Nel caso non abbiate a disposizione un compasso (sarà che io quando lo cerco non lo trovo mai), potete seguire un procedimento un pò più lungo, ma ingegnoso. Se vi ricordate ve l'ho mostrato nel post sul mandala, qui. Riassumo velocemente, solo con le immagini:





Dubito che abbiate capito qualcosa , ma facciamo finta di niente e continuiamo.
Allora, eravamo rimasti ai cerchi ritagliati....
Sovrapponeteli e preparate un gomitolino di lana. Se è sottile vi consiglio di metterla doppia, o anche tripla, tutto dipende dalle dimensione dei vostri cerchi. Io avrei dovuto doppiarla dieci volte, nel caso di quello XL!


Fate passare un capo del filo nel foro centrale dei due cerchi e annodatelo ai due cartoncini. Il nodo non è indispensabile, ma è un suggerimento per rendere più facile l'esecuzione.

Ora siete pronti per iniziare. Avvolgete il filo attorno all'anello in cartoncino, passando ogni volta dentro al foro centrale.
Armatevi di pazienza e procedete in questo modo, tenendo sempre il filo ben teso e mantenendo il lavoro compatto, senza lasciare spazi scoperti.
Il movimento è molto, molto semplice. L'unica accortezza è quella di mantenere i fili allineati con un ipotetico centro, come fossero raggi della bicicletta.

Continate così fino a riempire l'intero anello e poi...continuate ancora facendo un secondo giro sovrapposto al primo.


E poi un terzo, un quarto, un quinto...procedete giro dopo giro, finchè il foro centrale non si sarà riempito, fin quasi a chiudersi.


Tagliate i fili tutto intorno al cerchio, introducendo le forbici in mezzo ai due cartoncini e....

.... magia! Certo, per vederla, la magia, dovete usare gli occhi di un bambino... Quello che pareva un frisbee bucato, si è trasformato in una morbida palla pelosa!

Non è ancora finito, manca pochissimo però! Fate passare un filo di lana, meglio se doppio (fate la prova di resistenza) in mezzo ai i due anelli in cartone e tirandolo al massimo


annodatelo strettamente più volte.
Ora potete sfilare i due anelli di cartoncino: interi, se volete utilizzarli più volte o strappandoli se, come me, non volete rischiare che si disfi tutto il lavoro fatto, dopo tanta fatica...

Voilà, il pon pon eccolo qua! Non resta che dare una sistemata ai fili, pareggiandoli un pò...


e se vi piace fare una catenella per appenderlo.



Immagino però che siate curiosi di vedere anche l'altro, il mostruoso pon pon XL....Guardatelo,


piuttosto brutto, vero? Sì, lo so, però magari la prossima volta ci divertiamo un pò insieme scoprendo i suoi "mille" usi!

domenica 9 gennaio 2011

convertite al magnetismo


Immagino che vi ricordiate le spille in cartapesta che avevo realizzato poco tempo fa. Caso mai vogliate vederle, le ho spostate nella categoria della cartapesta, mentre prima si trovavano in quella della bigiotteria. In realtà dovrebbero stare sia di qua, sia di là.
Quasi tutte le spille erano nate un pò improvvisando, senza un progetto ben preciso, come molte delle mie cose, seguendo l'ispirazione del momento, infatti alcune erano riuscite un pò meglio, altre un pò peggio...Tra quelle un pò peggio c'erano anche i due fiori che vi mostro in questo post. I fiori e gli animali sono sempre una grande fonte di ispirazione, almeno per me.
Eppure come spille non mi sembravano proprio adatte: troppo rigide, troppo grandi, troppo vivaci...insomma troppo! E così le ho abbandonate su di una mensolina per diverso tempo.

Poi, improvvisamente pochi giorni fa mi è venuta un'idea, quella di ....convertirle al magnetismo. Avevo in casa proprio due piccole calamite tonde che ho provveduto ad incollare sul retro di ogni fiore.



Così finalmente hanno trovato una loro collocazione come magneti sul mio frigo e devo dire che sono davvero utilissimi per tener ferme cartoline, biglietti, disegni....



...e in questa nuova veste non mi sembrano neanche male. Ve le faccio vedere più da vicino?

La struttura che ho ricoperto con la cartapesta è composta da una corolla in cartoncino e un pistillo fatto con un tappo di bottiglia in uno, e una parte ritagliata da un contenitore per uova, nell'altro.
L'ultimo strato l'ho realizzato con carte leggere a fantasia diverse. Il fiore rosa l'ho poi decorato con delle paillettes, mentre l'altro con ritagli irregolari di carta rossa e gialla.
Ho ultimato il tutto con la solita mano di vernice trasparente che serve a proteggere la carta dalla polvere e dall'umidità.

Assomigliano più a dei fiori o a dei cappellini?



Vi ricordate quando da piccoli andavate in giro per la casa alla ricerca di oggetti in ferro su cui le calamite potessero far presa? Era un modo divertente anche per scoprire qualcosa sui metalli, per imparare a distinguere il ferro da altre leghe.
Ora vi saluto mostrandovi i miei due nuovi magneti che trattengono un dolce pensiero ricevuto alcuni anni fa.



VIVA "DISEGNIARE" ....MA ANCHE FAR LA CARTAPESTA!

giovedì 6 gennaio 2011

un compleanno "mutoide"

Questo post è stato scritto per metà nell'anno vecchio, pochi giorni dopo il mio compleanno, mentre le foto sono state scattate solo qualche giorno fa nel corso di una nuova incursione, stavolta pomeridiana, nel paese vicino.
Il mio compleanno è passato un pò in sordina quest'anno. Sarà che c'è sempre stata l'abitudine di festeggiarlo il giorno dopo, facendo un tutt'uno col Natale. Comunque niente torta con candeline, "tanti auguri a te" o tirate d'orecchie, come quando ero bambina. Alcuni graditissimi auguri, quelli sì, e poi.... un occhio pesto, "regalo" di uno scontro con il portone di due giorni prima, un anno in più e una serata piovigginosa in un paese non troppo lontano da qui. Triste? No, non per me.
E' stato davvero piacevole ritrovarsi quasi per caso, dopo molti anni, in una osteria convertitasi nel frattempo a osteria-piadineria. Di sole brustoline non si vive più. E poi, in giro con Ma. nelle deserte strade del centro storico, il 24 la gente era evidentemente da altre parti, sotto una pioggerellina fine fine che arricciava i miei capelli, ci siamo meravigliati davanti alle suggestive ed insolite luminarie disseminate qua e là per il centro. Luminarie?
Giudicate un pò voi da queste foto che ho scattato, come vi dicevo, solo pochi giorni fa, in in tardo pomeriggio di gennaio, stavolta sereno, stavolta più affollato, stavolta senza quella magia che mi aveva avvolto quella sera. Si sa, l'attimo è fuggente.... ed anche questi addobbi fuggono se non fate presto ad andarli a vedere!


ECONATALE A....


Navicelle spaziali atterrate su lampioni



impalpabili meduse

lampadari opalescenti di stalattiti

stelle e ghiaccioli dai riflessi azzurrini


surreali stelle psichedeliche


sfere che costellano il cielo come tanti pianeti azzurri
lanternine colorate che mi fanno sentire in Cina pur non essendoci mai stata.

Quella sera Ma. aveva detto che secondo lui tutto ciò poteva essere opera dei Mutoid. Arrivata a casa, ho fatto una ricerca sul web ed ho scoperto che aveva ragione: il comune si è avvalso, per l'allestimento natalizio, della collaborazione di un artista locale, Manolo Benvenuti, e del gruppo Mutoid Waste Company.
Tutte le sculture presenti ( 10 sculture luminose a risparmio energetico e diverse eco-istallazioni che sfruttano i lampioni già esistenti) sono state realizzate, come avrete notato, con materiale di riciclo quali bottiglie di plastica, retine, schienali di sedie, fanali di macchine ecc...Interessante vero?
Se siete curiosi di sapere chi sono i "Mutoid", guardate questa video-intervista girata, credo, lo scorso anno (questa è infatti già la seconda edizione), mentre invece se volete maggiori informazioni su Manolo Benvenuti andate a vedere qui.





Diventerò anch'io un mutoid?

La visione di queste strane sfere trasparenti,


mi ha illuminato: perchè non costruire un lampadario da appendere al filo che ormai penzola da più di dieci anni nel mio salotto? L'aiuto di Ma. sarebbe certo indispensabile e non sarebbe neanche certo il buon esito della faccenda, però potrei tentare. Voi cosa ne dite?