sabato 31 dicembre 2011

una stellina...grazie, Emilia!

La prima volta ci siamo incontrate fra le pagine del mio blog. Ci siamo conosciute così, in seguito ad una sua curiosità riguardo ad un origami che vi avevo mostrato qui,  in un vecchio post. Il suo occhio esperto aveva subito individuato un modello di cuore diverso dai soliti (non per questo brutti, eh...) spiegati nei libri o nei corsi. Era infatti quello insegnatomi da F. F. che, a quanto sembra, in Italia non ha avuto una gran diffusione.
Da quel primo contatto io ed Emilia, questo è il suo nome,  ci siamo scambiate alcune e-mail e ci siamo parlate anche  per telefono finchè, pochi giorni prima di Natale, mi è arrivato questo suo bellissimo regalo.


E' una decorazione veramente particolare che certamente avrete già notato nel post degli auguri. A me piace davvero tanto questa stella, una composizione di tre forme sovrapposte ornata da un nastrino centrale. Nel retro c'è anche uno spazio perfetto per infilarci un bigliettino, cosa che lei ha fatto.


Quello che ammiro di Emilia è l'estrema precisione con cui esegue gli origami. Eh, lo so pure io che questa tecnica richiederebbe appunto questa dote, ma io proprio non ne sono dotata,  scusate il bisticcio di parole.  L'amore per gli origami non  mi impedisce comunque di sfornarne di imperfetti...che voi generosamente mostrate di gradire lo stesso.
Visto però che stavamo parlando degli origami di Emilia, cioè quelli perfetti al millimetro, colgo l'occasione di farvi ammirare alcuni suoi lavori di cui mi ha spedito le foto:

altri tipi di stelline, più semplici, ma ugualmente graziose


una fantastica ghirlanda ...simpatico il Babbo Natale!


 un pieghevole dedicato all'Italia


tanti specialissimi cubetti regalo


 un incredibile "serpentone" di cui posso farvi vedere solo un particolare visto che l'altra foto non mi si apre


 un'elegante rosa


ed un graziosissimo costume o body...Non vi ricorda qualcosa? Guardate qui, allora.  Con un pizzetto e quella spiritosa allacciatura il suo sembra tutta un'altra cosa, vero?


Io li trovo bellissimi! Grazie, Emilia per la tua generosità e per avermi dato modo di mostrare anche ai miei amici la tua abilità non solo nel piegare la carta, ma nel sapere rendere unici i tuoi oggetti di carta abbellendoli con gusto.
A presto e tanti saluti alla Sardegna!

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Quest'anno non sono riuscita a preparare un post augurale, quindi è da questa pagina che vi mando...

i miei più affettuosi auguri per un 2012 speciale!

mercoledì 28 dicembre 2011

è ancora stagione di castagnaccio


Quest'anno per le castagne non è stata di certo una bella annata, come saprete, a causa della siccità e di un insetto infestante proveniente nientemeno che dalla Cina. La bottiglia di Cagnina (un vino dolce tipico delle mie parti) è ancora lì da aprire, perchè, si sa, c'è gusto berla solo se accompagnata alle arroste. E di arroste...niente di niente! Così io che gli anni scorsi quasi ogni giorno mangiavo castagne, questa volta sono rimasta a bocca asciutta, col desiderio di assaporare questi gustosi doni del bosco. Un modo di consolarmi però l'ho trovato, non sarà proprio la stessa cosa, ma direi che è un dolce palliativo. Cos'è? Ma il castagnaccio!
Al mercato coperto, nella bancarella che espone vari prodotti tipici della montagna, ho comperato un sacchetto di farina di castagne ed ora vi spiego come faccio a fare questo dolce povero. Un dolce che o lo si ama o lo si odia, niente mezze misure:  il sapore dolce delle castagne è stemperato da quello un pò acerbino e stuzzicante dell'uvetta, il delicato gusto dei pinoli fa da contrasto a quello aromaticamente selvatico del rosmarino.
Beh,  forse si è capito...io lo amo questo dolce...moltissimo.

IL CASTAGNACCIO


Ingredienti:  gr.400 di farina di castagne, gr.120 di uvetta sultanina, gr.70 di pinoli, dl.6 di acqua, olio d'oliva, rosmarino, sale.

Procedimento:

Mettere a mollo l'uvetta in acqua tiepida e


dopo circa dieci minuti, scolarla e strizzarla bene.

Versare la farina in una terrina e


mescolando in modo che non si formino grumi, aggiungere l'acqua,


un cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
Amalgamare all'impasto anche i pinoli e l'uvetta,



versare il tutto in una teglia unta con l'olio (più bassa della mia) e cospargere la superficie con gli aghi di rosmarino e un filo di olio.


Infornare a 200° e cuocere per circa 25/30 minuti.

Ecco come appare il dolce appena tolto dal forno. Come vedete la superficie presenta delle crepe...ma ci devono essere!


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Il castagnaccio è venuto bene, però a ricetta  fatta, mi sono accorta che nel mio quaderno ce n'era un'altra precedente. Così, per confondervi un pò le idee, ho pensato di trascrivervi pure questa,  lasciando a voi la responsabilità della scelta...

CASTAGNACCIO SECONDO

Ingredienti: gr.250 di farina di castagne, gr.100 di uvetta sultanina, gr.100 di pinoli, 4 cucchiai di olio d'oliva, rosmarino, acqua, sale
Procedimento:
 per l'uvetta procedete come nella ricetta precedente, non sto a riscrivervelo.  In una ciotola mescolate la farina, due cucchiai di olio e un pizzico di sale, aggiungendo poco alla volta mezzo bicchiere d'acqua fredda: il composto dovrà avere l'aspetto di una pastella non troppo densa e senza grumi. Aggiungete ora i pinoli, l'uvetta strizzata e il rosmarino. Ungete con l'olio rimanente uno stampo e versateci il composto. Cuocete in forno a 180° per circa 45 minuti.

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 Sul sacchetto della farina ne ho poi trovata anche una terza che vi riporto qui sotto pari pari. Se le osservate bene, noterete che fra le tre ci sono alcune piccole differenze sia nelle quantità degli ingredienti, che nel procedimento stesso. Si tratta in ogni caso sempre di ricette facilissime.


CASTAGNACCIO TERZO

Ingredienti: non sono scritti
Procedimento: versate la farina di castagne (il sacchetto ne conteneva gr.500) in una terrina, unire il sale e 2 cucchiai d'olio, mescolare aggiungendo a poco a poco l'acqua finchè il composto non risulta molle e senza grumi. 
Ungete la teglia bassa e larga e versatevi il composto. Cospargete la superficie con il rosmarino, pinoli e l'uvetta, irrorate con il rimanente olio (rimanente da dove, non si sa) . Mettete in forno a 220° finchè diventa di colore bruno e la crosta avrà le crepe.


sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale!

Buon Natale a tutti voi
con l'augurio sincero di trascorrere questi giorni in armonia e serenità assieme alla vostra famiglia e alle persone 
a cui volete bene.


E della serie "autodediche", ecco per me (ma anche per voi!) una canzone del grande Lucio: non una delle mie preferite, ma la più indovinata per questa giornata...

mercoledì 21 dicembre 2011

AIUTO, ho i ladri in casa...


Questo post è tutt'altra cosa da ciò che avrei voluto pubblicare prima di Natale, eppure mi è successa una avventura curiosa e un pò inquietante e ho bisogno di sentire anche il vostro parere..
Ora vi racconto: l'altra mattina sono entrata in un blog tra quelli presenti nella mia barra, ho guardato il post, poi ho scorso con gli occhi i commenti. Un nome, senza avatar,  ha attirato la mia attenzione (premonizione?) così ci ho cliccato sopra, ma invece di entrare in un blog che non conoscevo mi sono ritrovata, non ci crederete....proprio nel mio diario figurato! Lì per lì ho avuto una sensazione di spaesamento: mi è sembrato di essermi persa in un labirinto dove invece che imboccare la strada per l'uscita, ci si ritrova sempre a passare dallo stesso punto. Non è incredibile? E non è tutto qui...cliccando su quell'alter ego sconosciuto, non sono stata indirizzata alla mia home page, la pagina accessibile a tutti, ma sono finita  direttamente dentro alla mia bacheca.
Come è potuto succedere? E' stato uno strano contatto (tipo quando accendendo il forno mi salta la luce in casa) oppure questa fantomatica signora ha forzato la mia porta ed ha sbirciato tra i miei post archiviati e le numerose bozze? E poi non contenta del "bottino" mi ha rubato perfino l'identità?!
Mah, mi sembra veramente assurdo, comunque la prima cosa che mi è venuta in mente di fare, caso mai si trattasse davvero di hackeraggio, è stata quella di cambiare la password del mio blog, anche se ci ero affezionata.
Un bel pò di ore dopo l'accaduto, sono andata di nuovo a cliccare su quel nome ed è comparsa invece una scritta pressapoco così:
"Ci si sta autenticando sul sito blogspot.com con nome utente...(il nome della sig.ra in questione)...ma il sito non richiede autenticazione. Potrebbe trattarsi di un tentativo di truffa. Blog spot.com è il sito che si desidera visitare? " Io non ho dato risposta, perchè a questo punto la mia diffidenza è cresciuta a dismisura alimentata dalla mia ignoranza informatica.
Voi cosa ne pensate: avete mai avuto brutte sorprese simili a questa?


Ci risentiamo per gli auguri, sempre che non mi portino via tutto il mio mobilio virtuale!

Notizie dell'ultima ora: Ma. è riuscito a risalire al vero indirizzo di questa signora che evidentemente, nel digitarlo, aveva commesso un errore inserendo una chiocciola in più. E' un blog molto carino e non avrebbe certo avuto bisogno di derubarmi di qualcosa, caso mai il contrario...Allora dev'essersi trattato solo di uno strano, inspiegabile "incontro ravvicinato" fra i nostri blog...Che mistero la tecnologia!  

domenica 18 dicembre 2011

addobbo o lampadario?


Valeria  di "Un mondo di legno",  fedele amica blogger ormai di lunga data, mi ha dato proprio un bel suggerimento: una riverniciata al mio vecchio repertorio di palle in carta ci voleva...Così, dopo avervi fatto vedere la sfera con i venti dischetti, passo ora a mostrarvene un tipo più avveniristico che lei ha scovato navigando in internet. Jessica, la proprietaria di "How about orange", un blog davvero molto interessante, fornisce i modelli stampabili per realizzare  3D paper balls in tre dimensioni diverse. Da sagome a forma di fiore opportunatamente tagliate ed incastrate semplicemente tra loro (qui non serve neanche la colla) nascono meraviglie di questo tipo.


Bella, vero? A me ricorda un pò quegli estrosi cappellini di gomma che erano le cuffie da bagno anni '60. Anche con un lampadario ci vedo qualche somiglianza: immaginatevela realizzata molto più in grande...


Allora, non c'è nessuno che vuol tentare l'esperimento? Io no, che ho già in lavorazione da un anno (lavori in corso fermi da mesi però...) un lampadario in PET. Guardate la foto sottostante: dentro al vaso potete scorgere il primissimo tentativo della sfera in puro stile "mutoide", poi smontata a causa delle dimensioni che risultavano essere troppo piccole.


Tornando alla palla che vi ho presentato, posso dirvi che realizzata in carta è certo fragile, ma fa un figurone, perchè è  impalpabile, leggera come un soffio. Potrebbe essere una buona idea usarne tante per addobbare un salone, creando una suggestiva atmosfera, oppure appenderle, bianche o colorate, al vostro albero natalizio.


Se volete che resistano maggiormente agli imprevisti, vi consiglio di adoperare del cartoncino leggero:  l'effetto è in ogni modo piacevole.


Ultimamente, contagiata da Manuela del blog "Manufacta paper jewelry", sono stata conquistata dal tetra pak e ne ho iniziata una versione riciclata con i cartoni del latte. Ve la farò vedere quando riuscirò ad ultimarla...


Buona settimana pre-natalizia a tutti!

lunedì 12 dicembre 2011

tortelloni di zucca senza la macchinetta stendipasta

Sabato pomeriggio (non quello appena trascorso) è stato eccezionalmente un giorno di sfoglia....la "spòja", che qui in Romagna sarebbe a dire pasta all'uovo fatta in casa.
Nella generazione dei miei genitori, donne che sapevano farla ce n'erano parecchie e sicuramente io l'imprinting l'ho avuto da mia mamma, un portento di casalinga, nonchè cuoca provetta....quanti complimenti, eh? L'imprinting però non deve aver funzionato alla perfezione dato che i lavori domestici non li amo molto, diciamo così,  e che le sfoglie fatte finora nella mia vita le saprebbe contare perfino un bambino dell'asilo...Ogni tanto però, eccezionalmente appunto, oltre che mangiarla, trovo sia divertente dedicarsi all'arte della pasta fatta a mano, ancor meglio se in compagnia di un aiutante volenteroso!

Tortelloni di zucca

La ricetta della sfoglia è quella classica che ho imparato da mia mamma, così come la maniera di fare i tortelli (che con ripieno diverso sarebbero poi i cappelletti:  quando ero piccola sulla tavola della domenica non mancavano mai, in brodo chiaramente), mentre quella del ripieno di zucca l'ho carpita alla famiglia di Ma. che ha origini a metà ferraresi.

Ingredienti per 4, 5 persone
per la sfoglia: 3 uova, 3 etti di farina (1/3 di grano duro e il resto "00") e se serve un pò di latte
per il ripieno: qui viene il brutto...perchè di preciso non so quanta zucca abbiamo usato..mmh, forse mezzo chilo per le due sfoglie? Oltre l'imprecisata zucca vi servirà del parmigiano grattuggiato (3 etti per 1 chilo di zucca, ma secondo me se ne può mettere anche meno), una grattuggiata di noce moscata, un pizzico di sale.
per il condimento: burro (vedete voi quanto) e salvia fresca o secca, come l'avete in casa.

Pronti per far la spòja?

Allora seguite Ma., con l'immaginazione perchè foto non ne ho fatte, mentre pulisce la zucca e la taglia a fette sottili per poi cuocerla in una padella antiaderente. Sul fuoco deve starci  finchè risulta bella morbida, in modo da poterla disfare con la forchetta fino a diventare una purea. Una volta raffreddata ci amalgamerà la forma grattuggiata, ci gratterà un pò di noce moscata e ci unirà un pizzichino di sale.

Nel frattempo io sono alla prese con la sfoglia: formo una fontana con la farina e ci  faccio scivolare dentro le uova.


Inizio a mescolare con la forchetta...


...per poi continuare ad impastare con le mani.


Impasto ben bene, aggiungendo anche un poco di latte,  poi do vita a questa bella palla.


Decido di non farla riposare 20 minuti come ho fatto altre volte, ma la stendo subito. In che modo? Lo so che passarla dentro ad una di quella macchinette stendipasta sarebbe più comodo, ma quando cucino sono tradizionalista e non sono solita prendere scorciatoie. E così...mattarello e forza di braccia, viene fuori l'azdòra* che c'è, ben nascosta, in me!


Che fatica però, me l'ero dimenticato che ci  voleva una forza del genere! Sarà che nonostante il latte la pasta mi è venuta un pò troppo dura...


Dopo uno struggente lavorìo (non vi consiglio di fare la sfoglia col collo alto), riesco finalmente a metterla a tappeto...


e poi ad allargarla sempre di più...a scapito della forma, beh, non si può aver tutto. Via via che tento di assottigliarla, mi rendo sempre più conto che le mamme di un tempo avevano muscoli d'acciaio, altro che rammoliti come i miei.

E ora via coi tortelli...

Adesso mi serve proprio una mano per fare i tondi, così chiamo l'aiutante che ha intanto finito di preparare la zucca per il ripieno. Per fare i dischetti di pasta usa un calice, perchè con  la rotella verrebbero troppo piccoli. Tremo pensando che il bicchiere si potrebbe spezzare sotto la sua presa .... bah, ci è andata bene.


Io di mano in mano distribuisco con un cucchiaino il composto sui dischi. Non è che siamo proprio organizzatissimi noi due e lo si deduce dal disordine che regna sul tagliere: sarà che i tortelli li abbiamo fatti poche volte, o non sarà mica la prima?!  


Comincio a chiuderli (un'operazione per me davvero rilassante che mi riporta a quando "in gioventù"  comodamente seduta vicino al tagliere, aiutavo mia mamma che ha sempre apprezzato la mia velocità) ed insegno anche a Ma. come si fa, visto che a casa sua i tortelli tondi non si usano. Apprende subito però, bravo!


Dagli avanzi di pasta, troppo induriti per farne alri, ricaviamo dei tagliolini


e poi, visto che oggi ci vogliamo proprio sprecare e di zucca ne abbiamo molta, impasto un'altra sfoglina con due uova, ma stavolta la tira lui.


Facciamo così altri tortelli ed un altro pò di tagliolini, ma non vi faccio il replay...

Ed infine...

E infine dopo avere fatto fondere il burro in padella con qualche foglia di salvia

ci buttiamo dentro i nostri tortelloni cotti e appena scolati. Li facciamo saltare e ce li mangiamo con gusto.


Anche mio babbo apprezza...




...mamma, ne tengo un sacchetto in freezer così li assaggi quando torni a casa!

* Il termine dialettale "azdòra" significa reggitrice, massaia, colei che presiede al governo della casa. Se volete saperne di più potete anche voi andare a leggere qui.