venerdì 31 maggio 2013

101 cose su di me...ma per ora solo 10!

Di cose che mi riguardano già ne sapete, ne ho fatto un elenco in alcuni giochi a cui ho partecipato in passato (come questo ) e poi giorno dopo giorno nei miei post ho fatto trasparire molto di me...sono una che nel blog si racconta abbastanza pur mantenendo la riservatezza su certi argomenti che riguardano la sfera più personale. E' proprio questo "svelarsi" il tema del Linky Party proposto da Alex (per saperne di più cliccate sul banner), un'iniziativa che ci permette di conoscerci meglio tra di noi, scoprendo magari di avere dei punti in comune...Vogliamo vedere se ci sono? Eccovi quindi 10  cose di me che ancora non conoscete.

101 Cose su di Me Linky Party


1) Iniziamo con una qualità, che ne dite? Meglio partire bene... Penso di avere la capacità, innata ma anche affinata nel tempo, di riuscire a smorzare le tensioni, di trasmettere fiducia a chi si sente giù di corda, di riuscire a sdrammatizzare piccoli drammi, come a volte possono essere i capricci dei bambini...per quelli grandi ci sto ancora lavorando, ma posso dire che quest'ultimo lungo periodo alle prese con gli alti e bassi fisici e psicologici dei miei mi è servito parecchio. Per riuscire nell'intento mitigatore è bene secondo me avere una certa dose di empatia, ma anche quel po' di distacco emotivo che ci consente di puntare un occhio esterno sulla situazione, altrimenti è facile farsi travolgere dalle proprie reazioni. Mica ci riesco sempre però...

2) Amo moltissimo la natura, certo quando viaggio mi piace anche visitare le città, quando ero più giovane sono andata a Roma, Firenze, Londra, Parigi, Amsterdam ...ma quando si tratta di scegliere la meta delle vacanze, alla fine quasi sempre mi oriento per un posto immerso nel verde oppure nelle vicinanze del mare



 o delle montagne, perché solo a contatto con la natura mi rilasso veramente.  Per fortuna io e Ma. in questo siamo sintonizzati, ma nel cassetto rimane comunque il mio sogno di visitare le grandi città europee che ancora non ho visto.

3) Mi piacciono e rispetto tutti gli animali, se non ne tengo in casa è solo perché non ho abbastanza spazio. Negli anni ho superato perfino la paura per i ragni...beh, a parte quelli grossi e pelosi che mi fanno ancora impressione. Dicevo che ho rispetto per tutti, ma ci sono due eccezioni ...le zanzare che odio con tutta me stessa, specialmente adesso che le vecchie sono state rimpiazzate dalle tigre, così aggressive e sfuggenti, e i pesciolini d'argento che tanto innocui non sono dato che si mangiucchiano i miei vecchi disegni...

immagine scaricata dal web


4) Ho un bilocale super colorato, quando creo qualcosa mi piace usare tutte le gamme di colori, sono attirata dalle cose vivaci, mi incanto davanti ai vestiti folkloristici e agli insetti dai colori cangianti come maggiolini e farfalle...eppure amo smisuratamente il nero.
Il nero dell'inchiostro, della liquirizia, della notte fonda, quello dello schermo prima che inizi un film, quello delle pietre, del lucido mantello dei gatti, della austera montatura dei miei occhiali da vista, dei vecchi dischi in vinile, di un paio di pantaloni modello jeans, dei miei capelli quando ero giovane, della cioccolata fondente...la preferisco al latte, però.

5) La prima ricetta che ho imparato a fare è stata il salame di cioccolata, l'ultima....forse i cocchini?!



6) Ma. dice che, a parte la vista (miope con presbiopia in avanzo), ho tutti i sensi super sviluppati: sento rumori per lui inesistenti, sento sapori per lui indecifrabili, sento odori che lui avverte, se li avverte, minuti dopo e il tatto...no, il tatto penso di averlo normale.

7) Anche se qualche blogger immaginava che io fossi tutta "cicci e tesorino" (mi viene da ridere a pensarci, Sara) non sono affatto così. Non mi riesce neppure di usare un diminutivo, che so...Sandrina, Ale, Vale...figuratevi se mai io possa rivolgermi agli altri con appellativi tipo tesoro, amore, gioia e così via... Sono davvero poco mielosa (anche se qui nel blog ogni tanto azzardo un cara) ma non so se è un pregio!




8) Sono una persona puntuale. Se ho un appuntamento con qualcuno arrivo quei 5, 8 minuti prima dell'orario, mi scoccerebbe moltissimo farmi attendere. So però cosa vuol dire aspettare una persona ritardataria e dato che di amiche così ne ho avute alcune, so benissimo cosa si prova a passare attraverso le varie fasi dell'attesa. Dal fiducioso "magari oggi arriva in orario", allo sfiduciato "no, mi pareva...è come al solito in ritardo", all'innervosito "uffa, però...è già in ritardo di 10 minuti!" al furioso "non è possibile che non sia ancora arrivata, sono 25 minuti (20 + i 5 di anticipo) che l'aspetto, quando arriva mi sente!!" al preoccupato " che sia successo qualcosa? E' vero che è ritardataria, ma 40 minuti di ritardo mi sembrano davvero troppi...". Questo naturalmente succedeva ai tempi in cui non si era ancora muniti di cellulari.

9) Tendo a rimandare ciò che non mi piace fare...brutto vizio che non riesco a correggere, anche se a volte ci provo svolgendo in dosi omeopatiche ciò che appunto odio fare. Forse dovrei cambiare tattica...che ne dite se vi coinvolgo tutti insieme allegramente in un pomeriggio di sistemazione delle tre librerie che ancora mi restano da riordinare?

10) Sono molto curiosa nei confronti dei cibi che non conosco, mi piace assaggiare cose che non ho mai provato e in vacanza non potrei dirmi soddisfatta se non gustassi i piatti tipici del posto.


 L'unica cosa però che riesce a guastarmi ogni piacere mangereccio, è scoprire che ciò che sto assaporando è stato fatto ignorando ogni norma igienica. Un capello nel piatto o altre delizie del genere riescono a rovinarmi la mangiata e spesso l'umore.

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Buon fine settimana a tutti!

domenica 26 maggio 2013

schemi a punto croce: SAMPLERS AMERICANI

Sei raccoglitori strapieni di schemi a punto croce prendono davvero troppo spazio a casa mia. Ancor peggio era certo quello occupato da tutte quelle riviste specializzate, ma anche ora questi quadernoni di ritagli selezionati sono molto ingombranti... E poi è da tempo che non ricamo più. Buttarli però mi dispiace, così ho pensato di fare un'ulteriore cernita di quelli che ancora mi piacciono e che soprattutto hanno all'incirca la dimensione del mio scanner, per archiviarli qui nel mio blog e se troverò tempo, anche su Pinterest, non si sa mai che a qualche crocettatrice possano interessare...

Inizio postando una serie di samplers americani d'epoca, tratti da un vecchio numero di "Susanna", io li trovo carini e semplici da realizzare. Come vedete dalle illustrazioni, possono essere applicati su cuscini, ricamati su tende, oppure incorniciati: l'uso che vorrete farne lo deciderete voi.

Vicino ad ognuno c'è la legenda con i colori da utilizzare. Gli schemi in bianco e nero possono sembrare indecifrabili, ma vedrete che, una volta stampati, risulteranno leggibili.



Forse non riuscirete ad individuare nelle foto tutti quanti i lavori che troverete qui di seguito, ma sono talmente lineari che si riesce ad immaginare come possano venire anche non vedendoli realizzati.



Questo primo schema è di un cuscino, un romantico cuscino, di cui però devo aver perso la pagina corrispondente...è comunque presente, basta cercarlo, anche sulla tenda della foto in alto. L'ho dovuto scannerizzare in due parti, perchè intero non ci stava.



Ecco invece l'altro cuscino, quello che vedete nella seconda immagine, al centro del quale c'è una scritta sull'amicizia. Se ne manca un pezzettino ai lati niente paura, tanto il bordo attorno si ripete tutto uguale.



Ci sono quindi i quadretti con frasi sulla casa, intesa come "home", l'amicizia, il vicinato ecc... Mi ricordo che il piccolo Love thy neighbor l'avevo ricamato per regalarlo ad una mia amica che allora aveva qualche problemino coi vicini di casa...






E poi ci sono questi che possono essere ricamati su tende, come propone la rivista, ma usati anche in altro modo.







Alla prossima, trascorrete una buona domenica.... finalmente col sole!



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Prendo spunto dal commento di Elio per aggiungere qualcosa sui samplers (imparaticci in italiano) perchè penso che ci siano diverse persone, non solo uomini, che non sanno di che si tratta.

I marquoirs (chiamati così in francese) sono dei campionari di punti e motivi, lettere ed alfabeti, che un tempo venivano ricamati per esercitarsi e in più servivano anche come promemoria. Il risultato finale a volte era però così bello che tali ricami potevano essere incorniciati e appesi alle pareti.

giovedì 23 maggio 2013

CALENDAR JOURNAL PAGES: un maggio sweet...in groppa a un dinosauro


Il mese di aprile, art journalisticamente parlando, era stato caratterizzato da colori contrastanti, tratti decisi e una figura femminile divertente e sopra le righe....

Maggio è invece all'insegna della morbidezza, della dolcezza.

Occhi vellutati e sorriso appena accennato





la dolcezza di una torta glassata nei colori pastello decorata con la scritta del mese



il goloso richiamo di una colante cioccolata in tazza...a maggio? Beh, considerate che mi ero portata avanti nei mesi freddi ed allora una bevanda calda non stonava di certo.



Ma per non affogare in questo oceano di sweet tentations, c'è una dolcezza che per fortuna non si assapora col gusto e la linea ringrazierà!

E' quella delle rose, regine dei fiori, ben stampate nei miei ricordi infantili e riprodotte qui con cartoncino colorato e penne sepia Faber-Castell comprate in Germania.

Non mi son sprecata con le rose...solo tre in alto





e due in basso, ma bastano per dare l'idea .



Le foto che avete visto scorrere in questo post le ho scattate sia quando lo sfondo delle pagine era ancora bianco, che dopo averlo riempito con uno scozzesino che riprende i colori della torta e delle rose.  

Ora vi faccio vedere le pagine di maggio come apparivano prima 



e dopo.



Un po' bruttino? Visto che abbiamo parlato di cose dolci, posso appunto dire che non tutte le ciambelle riescono col buco: in un insieme molto soft, forse troppo, il velour della cioccolata che ho ripreso sia nel bordino inferiore che nei numeri dei giorni, fa ancora troppo spicco e poi diciamolo pure che assomiglia allo scheletro di una schiena di dinosauro!  



Naturalmente questo mese di maggio ho già iniziato a compilarlo,


ma devo confessare che l'entusiasmo è un pò in calando. Presa da altre cose, la stesura del mio diario-calendario è più affrettata rispetto ai mesi precedenti e spesso, rimanendo indietro, mi capita di confondere tra loro le caselle, tipo che nella domenica ci scrivo il lunedì. Forse era da mettere in conto questo calo (non sulla bilancia purtroppo...che questo maggio sweet mi faccia ingrassare?!), però mi chiedo cosa succederà in piena estate. Mi ci vedete con i 40 gradi afosi che ci saranno in agosto alle prese con questo appuntamento quotidiano?

Ma...quante sono le calendariste che oltre a me stanno resistendo? Daniela di sicuro...e chi altro? 

lunedì 20 maggio 2013

spammers, anonimi e Pieroni

Strano terzetto? Non troppo e adesso lo vedremo...iniziamo dagli spammers.

Chi sono gli spammers? Sono quelli che spargono nel nostro blog dell'immondizia pubblicitaria e lo fanno illegalmente: i nostri spazi virtuali non possono diventare veicoli pubblicitari se non c'è il nostro consenso!

immagine scaricata dal web

Eppure anche senza consenso questi loschi figuri agiscono lo stesso. Il captcha in qualche modo faceva da stop a regali del genere, ma visto che abbiamo giustamente scelto di toglierlo (non sto a ripetervi le motivazioni che hanno spinto me e tanti bloggers a disattivarlo, ma a chi fosse ancora all'ignaro di tutto consiglio di andare a leggere qui) siamo ora esposti a questo fastidio.
Per fortuna Blogger è dotato di un filtro che automaticamente li ferma e se andate a vedere nella cartella "spam" dei commenti forse ne troverete qualcuno imbrigliato lì. Il filtro però non sempre è efficace e qualcuno riesce a passare.

Che fare in questo caso? Eliminarli manualmente come faccio io, sempre che non si voglia ricorrere ad altri mezzi meno brigosi, come hanno ben spiegato in questo post Alex ed Emanuela. Ora però vi dico perchè non mi va di adottare le due soluzioni proposte, anche se questo non significa che non siano validissime!

Allora...c'è che non nutro troppa simpatia per la moderazione dei commenti, beh certo è personale, ma a me sembra che il dialogo con voi perderebbe un pò in spontaneità, visto che per veder pubblicate le vostre parole dovreste aspettare i miei tempi di presa visione.
Anche l'altra, cioè il non permettere l'accesso ai commenti da parte degli anonimi non mi vede troppo convinta, perchè è vero che persone come quelle appena descritte meriterebbero senz'altro di  star fuori, ma tra le mie amicizie ce n'è anche qualcuna, appunto anonima, che vorrei continuare ad ospitare nel mio blog.
Rispondere ai commenti dei "no blogger" che capitano a volte sorprendendomi nel mio diario, mi fa piacere e proprio in questi giorni ho trovato (grazie al fatto che mi arrivano per posta le notifiche) un interessante intervento in una vecchia pagina. 

Non so se qualcuno di voi ricorda questo post in cui citavo un modo di dire dialettale usato dai miei e dalla loro generazione in generale: era "L'è arrivè Piron", questa frase la si diceva più che altro ai bambini quando cascavano dal sonno. Ecco, questa persona, se io la conosco o no non lo so visto che manca la firma, ci offre una breve spiegazione su questo misterioso Piròn...proprio ciò che cercavo e che non avevo trovato su internet. Vi trascrivo qui sotto il suo commento:

piron è tipo la presa in giro del nome piero (o pietro), tradotto suonerebbe come ''pierone'' e da sempre si usa come modo di dire per uno che s'addormenta facilmente ed improvvisamente... un po' come quando diciamo di uno che è un ''sandrone'' per indicare che è fin troppo cresciuto per fare ciò che fa e quindi risulta goffo.. comunque si, è collegato al mito del ''folletto col cappello'' presente in tutt'europa con vari nomi e caratteristiche a volte maligno a volte benevolo quasi sempre riconducibile in qualche modo al sonno

Capito? A parte quindi il collegamento al folletto col cappello di cui parlava anche Alessandra,
immagine scaricata dal web

 questo Piròn sarebbe un tipo un po' Sandrone, o per meglio dire...Pierone.

E a tutti quelli per i quali in questo momento, forse leggendo il mio post, è arrivato Piròn, auguro la buonanotte. Sogni d'oro!



lunedì 13 maggio 2013

disordinata...in via di organizzazione

Che in quest'ultimo anno mi sia presa la fissa dei mercatini immagino l'abbiate capito, ma forse non sapete che, quando mi prende la botta di testardaggine, niente mi smonta...
Così due domeniche fa seppur col meteo avverso sono partita alla volta di Faenza (c'era la Sagra del Pellegrino) assieme a Ma. Per l'occasione ho dovuto anche comprare un tavolo, perché nei mercatini a cui ho partecipato finora mi veniva sempre fornito: l'ho preso piccolo ed economico, perché non è detto che ci siano sempre con me due forti braccia maschili a trasportarlo, così come non è detto che la mia carriera da hobbista abbia un seguito, nonostante la mia testardaggine.

Quando ho visto però le altre bancarelle mi sono sentita una formichina...piccola, piccola e, soprattutto, completamente disorganizzata. Banchettino con tovaglina verde un pò sgualcita che in realtà era un pezzo di lenzuolo comprato ai tempi in cui facevamo i tappeti con le stoffe: un lenzuolo verde con frappa che, su suggerimento di Ma. ho lasciato esposta in bella vista. Forse non bisognerebbe ascoltare gli uomini quando danno consigli sulle balze, vero?


La mattinata l'ho trascorsa scrutando il tempo (gli squarci di cielo sereno si stavano chiudendo...) ed il muro che mi stava di fronte


mentre Ma. se ne andava in giro per il centro in compagnia della mia macchina fotografica. Trovo bellissimo questa decorazione (un altorilievo?) sul portone che ha immortalato.


Ogni tanto mi dava il cambio cosicché ho potuto rivedere la bella piazza di Faenza, davvero enorme


ed ho anche fatto un acquisto: un libro usato con interessanti patterns bianconeri. 


La mattinata è trascorsa abbastanza velocemente con il rullo dei tamburi in sottofondo. I musicanti dalla mia postazione si sentivano bene, pur non potendoli vedere.
Il contatto con le persone però è stato quasi inesistente: poca gente a passeggio e pochissima interessata a ciò che proponevo.  

Dopo la mezza poi...ecco il temuto imprevisto che a dire il vero era stato previsto...goccioloni grandi come cacche di piccioni hanno iniziato a colpire qua e là gli oggetti sistemati sul tavolo, in gran parte di carta!


Fortuna ha voluto che la mia vicina disponesse di una spaziosa tenda


e ci ospitasse là sotto, tavolino e tutto. Il tempo di disallestirlo, quattro chiacchiere con la gentile cartomante e poi via, di ritorno verso casa...senza gazebo era impensabile rimanere il pomeriggio!

Alla fin fine questa domenica di maggio da un certo punto di vista non è stata neanche negativa. Per Ma. si è rivelata un'occasione per scoprire una città che non conosceva ed emozionarsi assistendo alle esibizioni dei musicisti, per me è stata invece un'opportunità per confrontarmi con una realtà di cui so ancora poco. Ho avuto modo di interrogarmi su ciò che significa essere hobbista: per me è come dice la parola stessa, un hobby solamente, ma questo non esclude che, se voglio espandere i miei orizzonti, non possa cercare di migliorarmi.

Così in via di organizzazione, sto pertanto riflettendo sui seguenti punti e se volete dire la vostra lo sapete che mi fa sempre piacere!

1) Emergenza pioggia. Certamente non azzarderò più così tanto quando il tempo è incerto, però un acquazzone può sempre capitare. Ma. mi consiglia addirittura di fare le prove generali per capire come comportarmi. Col suo aiuto dovrò studiare una soluzione che mi permetta nel minor tempo possibile di riparare la merce dalla pioggia. Suggerimenti? 

2) Tavolo e tovaglia. Per ora, come dicevo sopra, di comprare un piano più grande da montare sui cavalletti non se ne parla, anche se mi riesce difficile selezionare le cose da esporre in così poco spazio...anche il mio espositore a pois risulta essere troppo ingombrante!
La tovaglia, quella sì che potrebbe essere sostituita: meglio un telo lungo che copra anche le gambe del tavolo? Lo tengo verde pisello o cambio colore?

3) Una storia. Questa è un'idea di Ma.: secondo lui avere una storiella da raccontare attirerebbe e intratterrebbe la gente, un raccontino ad esempio sulle caratteristiche dei miei orecchini di carta, uno slogan, una cosa del genere, insomma... Sono un po' perplessa, però la trovo un'idea interessante, tutto sta a come potrei svilupparla...inventandomi un personaggio?

4) I prezzi. C'è una cosa in particolare che, da principiante non troppo fiduciosa nelle mie possibilità, mi pare assai difficile. E' la valutazione dei prezzi. Non è possibile che io li alzi ed abbassi, anche se di poco, a seconda dell'aria che tira... non è corretto nei confronti dei possibili acquirenti, eppure non riesco ancora a valutare bene ciò che creo. In questi giorni ho trovato questo forum in cui se ne parla, credo che lo prenderò da guida ed inizierò subito ad annotarmi le varie voci quando vado a far la spesa dei materiali, perché fino a adesso non ci ho mai tenuto troppo dietro. 
I calcoli suggeriti danno come risultato prezzi secondo me un po' troppo cari, ma quando l'insicurezza mi assalirà ripenserò ad un episodio successo prima di Natale, in un locale della mia città.
Un giovane uomo, aria simpatica e abbigliamento curato, chiedendomi quanto costava un paio di orecchini (li voleva regalare ad una ragazzina...forse una nipote?) si è stupito della mia risposta perché secondo lui costavano troppo poco! 

5) Ho talento? Non crediate che non abbia riflettuto anche su questo, è fondamentale se si decide di fare il salto e mettere in vendita le proprie creazioni...sì, è vero, creare mi diverte, lavorare con le mani mi rilassa e non potrei mai rinunciare ad esprimermi "artisticamente", ma questo non vuol dire che i lavori che ne saltano fuori siano obiettivamente validi e interessanti! Ora che inizio a confrontarmi anche con gli altri hobbisti, mi sembra di non essere abbastanza brava e soprattutto di sparpagliarmi in mille cose, di non essermi specializzata in qualcosa affinando maggiormente la mia tecnica....forse una qualità, ma al tempo stesso un limite. Magari non ho particolare talento, ma ho una certa tenacia e in questo momento ho voglia di mettermi alla prova, poi si vedrà... 
   

lunedì 6 maggio 2013

FUORI STAGIONE: cambiar aria numero due

Che ne dite se vi propongo qualcosa che avevo già preparato da tempo e che ora risulta totalmente fuori stagione? Vi va di rituffarmi, solo per la durata di un post, nel cuore dell'inverno? 
Allora infilate sci o ciaspole a piacimento e seguitemi...che questo foto-racconto mi dispiacerebbe cestinarlo...
 


CAMBIAR ARIA NUMERO DUE

Quanto è utile cambiar aria! Anche in senso letterale...pensate che prima di partire per la montagna soffrivo di una fastidiosa bronchitina che non mi voleva abbandonare. Certo andare tutte le mattine a lavorare in bicicletta, anche in quei giorni di pioggia in cui l'acqua ti si infila da tutte le parti, non aiuta la salute. Neanche se è per questo respirare i gas di scarico delle macchine nei momenti di punta e le 7 e 3/4, ora in cui esco di casa, lo sono. Neppure la sciarpa pesante tirata fin sopra al naso mi risparmia del tutto da quello che è sicuramente uno degli aspetti peggiori del vivere in città: l'inquinamento.
Già il primo giorno di montagna ha sortito l'effetto delle più potenti medicine che a dire il vero non avevo neanche preso. Ora che ho ricominciato il mio solito tran tran cittadino, vediamo se l'influenza, ma quella salutare e rigenerante di un ambiente naturale come quello montano, si rinnova magari solo alla vista delle foto!

Per la strada: immancabili...




Nevicate  e ghiaccioli









Paesaggi innevati (con sportiva presenza umana)










Muri sbiaditi dal tempo e nuove tendenze 







Visita al MART di Rovereto: immancabile pure quella

(...con presenza umana affiancata da auto altrui)





Sfilata di locali in costume caratteristico




Colazioni, merende, pranzetti e cenette (non solo pennette?!)


Vallate (una, quella dell'Adige)


Panorami al tramonto catturati in movimento o da fermi



Una visita al lago ed un "arrivederci, montagna"...no, neanche la prossima volta farò il giro dei forti...



Allora, guariti da tosse e raffreddori?

P.s. Perchè numero due? Perchè un numero uno già ci era stato due anni fa (me ne sono accorta dopo aver scritto il titolo del post) ai tempi della mia ultima vacanza in montagna. E' consolante constatare che la mia memoria non è proprio un colabrodo...


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Toglietevi  pure calzettoni e scarponi che è primavera...non ve ne eravate accorti?