sabato 23 agosto 2014

un cestino di rubini ...e una pipa

Il post sugli sciupetin di Anna (andatelo a leggere, è molto carino e istruttivo) mi ha fatto venire in mente che è da moltissimo che non aggiorno la mia tag "naturalcreo e gioco" eppure saranno quasi due anni che ho da parte alcune foto da usare...Sì, adesso è venuto il momento, quale occasione migliore dell'estate per divertirsi un pò con ciò che la natura ci offre?

P.s. Proprio in questi giorni ho trovato sulla riva del fiume alcuni fiori di stridoli e ho provato a farli scoppiare sul dorso della mano: fanno un cick fantastico!

UN CESTINO DI RUBINI

Ho scritto "offre", ma il mio non vuole essere un invito a decespugliare gli alberi! So come fanno i bambini quando ci si mettono: se non te ne accorgi, ti ritrovi l'albero calvo...beh, basta solo insegnar loro che la natura va sempre rispettata, ma che ogni tanto, solo ogni tanto però, uno "strappo" per fini ludici o didattici si può fare.

Nel luogo dove andavo al mare da ragazzina c'era una bella pineta nella quale oltre ai pini, erano presenti anche alcuni "rubini" (come chiamavamo noi la pianta della robinia). E così con la mia cugina o un'amica....

* raccoglievamo un po' di foglie di rubini, scegliendo quelle che avevano "il gambo" più lungo

* sfilavamo via con la mano tutte le foglioline in modo che rimanessero solo i gambi (che sarebbero poi la nervatura centrale della foglia composta, passatemi però questo termine infantile)


* sceglievamo nel mazzetto quello più lungo e resistente e, stringendolo tra i denti una ad un'estremità una dall'altra, lo tenevamo teso. In questo modo potevamo avere le mani libere per lavorare. Una delle due era la tessitrice, mentre l'altra teneva fermi lateralmente i mazzetti dei gambi, man mano che si montavano, affinche non scivolassero via.

E qui vi mostro una vera chicca "d'antiquariato": io che insegno a fare il cestino ad una bambina di un centro estivo agli albori della mia esperienza lavorativa.


 * Naturalmente essendo un gioco da bambini il modo di intrecciarli è di una semplicità infinita, molto più difficile spiegarlo, vediamo se ci riesco: si tende orizzontalmente, appena sotto al punto centrale del gambo che fa da ordito, uno dei gambi per la tessitura e, incorporando quello portante all'intreccio, si forma una specie di anello incrociandone le due estremità...un po' come i primi movimenti che fate per allacciarvi le scarpe. Vedete nella foto l'anellino di cui vi ho parlato?


* Intrecciato il primo gambo, continuavamo nello stesso modo con il secondo e così via, avendo cura di "tesserli" senza lasciare spazi vuoti tra loro e cercando di mantenere il lavoro il più possibile piatto e al centro, non sbilanciato solo da una parte del gambo portante.

* Finita l'operazione intreccio, legavamo i mazzettini sia da una parte che dall'altra


* e infine facevamo un nodo, doppio se ci riusciva, nel gambo-ordito in modo da formare il manico del cestino. Naturalmente e finalmente per far questo ci toglievamo il gambino dalla bocca...



Il cestino "di rubini" si può dire finito, ma in genere una volta arrivate a casa, pareggiavamo i gambi laterali con le forbici.

Questo divertente gioco di tessitura naturale, mi è stato insegnato da mia mamma quando ero bambina, anche se non riesco a ricordarne il momento preciso. Forse eravamo al parco della rocca che sorge nella mia città...sempre che ci fossero i rubini...


LA PIPA

Parlando di questo con Maurizio, ho scoperto che anche lui da piccolo sapeva realizzare qualcosa con la pianta dei rubini: questa simpatica pipa. Il procedimento? Ah, questo è molto, molto più semplice, i maschi erano sempre più spicciativi nei loro giochi!


Si stacca un solo lungo "rametto" dalla pianta,



si sfilano via le foglioline e, invece di buttarle, le si raggruppa a mo' di mazzetto. Lo si ferma poi ad una estremità (quella dei piccioli delle foglie) legandolo con la parte più sottile del gambo.


Divertente anche questo gioco, vero? Così abbiamo una pipa per i maschietti e un cestino per le femminucce...o magari il contrario! E voi conoscete altri giochi con le foglie di questa pianta?


Con questo post partecipo al Linky Party di Alex.


Linky Party C'e' Crisi

20 commenti:

  1. Ma dai! Da bambina facevi questi meravigliosi cestini!!! E io che mi limitavo a sfilare le foglie e ad usarle come coriandoli!! ^_^
    La prossima volta che faccio un giro nei boschi provo a farne uno!!

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  2. Simpatici giochini. E' proprio vero che un tempo i bambini riuscivano a giocare con qualsiasi cosa, senza ricorrere come oggi a costosi balocchi .
    Come ho scritto in una mia poesia in dialetto: " ... i nòstar zug j éra sol ... la fantasèja".
    Molto bella la fotografia alla quale la tinta seppia dà un nostalgico aspetto d'altri tempi.

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  3. Purtroppo non conosco altri giochi con queste foglioline, ma ha detto bene Krilù. Condivido il suo pensiero. Buon w.e. NI

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  4. super...molto simpatici. Ci si divertiva con poco. A me piaceva molto fare le corone...del re e della regina con le foglie dei castani e si giocava alla "corte" . Questi intrecci non li conoscevo...belli proprio.

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  5. sono cresciuta in campagna e spesso la fantasia mi faceva costruire con poveri materiali....piccoli capolavori...come questi ....grazie per ricordarli.glo

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  6. Mi stupisci sempre con i tuoi lavori educativi, cara Ninfa.

    In bocca al lupo !!!

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  7. Ciao a tutte e grazie per essere passate nonostante l'estate non invogli troppo a stare davanti al computer. Anche se io forse continuerò a starci, a causa di cambiamenti in atto sul lavoro non so infatti se mai riuscirò a partire per le vacanze…
    Sono contenta che questi semplici giochi con elementi naturali vi siano piaciuti e abbiano risvegliato i vostri ricordi: passatempi uguali a questi che vi ho mostrato oppure altri come ad esempio la corona di foglie di Carla o ancora i "coriandoli" di Eli.
    Come avete visto dalla foto "seppia", ho tramandato anch’io il “come si fa” questo oggettino che a mia volta avevo imparato, alle allora nuove generazioni. Chissà che questi ex bambini, ormai grandi, non facciano lo stesso con i loro figli...
    Voglio salutarvi ricopiando le bellissime parole della poesia di Krilù...grazie, è proprio vero!
    "...i nòstar zug j éra sol...la fantasèja"

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  8. Ma che belli!
    Non ne avevo mai visti
    Ciao
    Norma

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    1. In effetto non credo siano "giochini" molto conosciuti, ma mi fa piacere che li trovi belli, Norma. Grazie per la visita, a presto!

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  9. Che carino il cestino,io non l'ho mai fatto da bambina!In realtà non ho ben presente neanche la pianta,povera la mia ignoranza!!

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    1. Sì, non mi stupisce molto che tu non lo conosca Francesca, perchè essendo molto più giovane di me, non credo che tua mamma te lo potesse insegnare...Questi sono passatempi "poveri" caduti un pò in disuso. Io comunque per quanto possibile cerco di tramandarli...La pianta? Quello è un pò più strano che tu non la conosca, però può anche darsi che nella tua zona sia meno diffusa. Qui sì...moltissimo!

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  10. Ciao Ninfa, come stai? Hai fatto bene a condividere con noi queste creazioni 'naturali' perche' per chi ha superato i 30 come noi, ritornano alla mente dei bellissimi ricordi.
    Io ho trascorso meta' della mia infanzia al parco fluviale che non dista molto da casa mia {ora lo considero quasi uno svantaggio viste le esondazioni che si stanno verificando..} e in pratica si giocava con niente, o meglio, con quello che la Natura ci metteva a disposizione, pur sempre portandole rispetto.

    Anche io giocavo con gli 'stridoli' come li chiami tu solo che li chiamavamo in modo diverso che ora non ricordo, tipo "sciocchetti" che vuol dire scoppiettanti. Grazie di questo post. Un bacione, alex

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    1. Ciao Alex, sono contenta di vederti. Io sto bene, grazie, anche se questo per me è un momento delicato, di sconvolgimenti lavorativi...Mi fa piacere che il mio post ti abbia fatto ricordare giochi che facevi da piccola. E' vero, noi che abbiamo superato i 30 (ah, ah, superato molto ampiamente nel mio caso!) sapevamo giocare con poco niente e la natura era sicuramente una grande fonte di ispirazione per i nostri giochi. Lo era per me che in fondo ero una bambina di città, ma lo era di sicuro ancor di più per una che come te abitava vicino al fiume!
      Il gioco degli "sciocchetti" o "sciupetin", che fanno pensare allo scoppiettare dei fiori, me l'ha fatto ricordare Anna e così ho imparato pure che era praticamente la stessa pianta degli "stridoli", erbe usate nella nostra cucina. Grazie a te per avermi ospitato nel LP, bacione ricambiato!

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  11. Devo proprio provare, anche a noi piace giocare con la natura! :-) Ile

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    1. Ciao Ile, se provi a farlo (e ne sarei felice così mi rendo conto se le mie spiegazioni sono abbastanza chiare) spediscimi una foto che la posto :-) Mi fa piacere che condividiamo questa passione per i giochi con gli elementi naturali, già l'ho visto perchè ho sbirciato velocemente nel tuo blog, verrò però a leggere con più calma!

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  12. 彡✿⊱·..
    Muito interessante! Parece difícil de confeccionar a cesta.

    。♡♡彡
    Bom fim de semana!
    Beijinhos.
    ✿° ·..

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    1. Grazie, Ines! No, non è molto difficile realizzare il cestino, però capisco che tradurre le spiegazioni in italiano non è facile. Certo sarebbe stato più chiaro un tutorial con le foto..Ciao, buona domenica!

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  13. Ciao! Ti ho trovato sul link party di C'è crisi. Carino il tuo blog! Se ti va, passa a trovarmi. Ciao!
    http://iltornielloverde.blogspot.it/

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    1. Ciao, piacere di conoscerti, Isabella. Sono contenta ti piaccia il mio blog, passerò volentieri a visitare il tuo.

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