mercoledì 22 luglio 2015

cambio di programma

Finalmente un giorno libero tutto intero, un intero giorno di vacanza dalla mattina alla sera. Previsioni di tempo un po' variabile ma neanche brutto, che c'è di meglio del mare? Mare bello, paesaggio diverso e affascinante e non così lontano come quello di Fiorenzuola di Focara ad esempio, dove eravamo stati qualche anno fa e di cui vi avevo parlato in questo post. Una bella giornata programmata e desiderata, ma...a volte il diavolo ci mette lo zampino! Eh già, un imprevisto sotto forma di sentiero interrotto causa frana e i nostri sogni di bagni in acqua limpida, tranquillità e natura selvaggia si infrangono. E allora che si fa? Muso lungo lui, fatalista rassegnazione io, si prosegue per Pesaro.
Pesaro perchè lui ogni tanto ci va per lavoro, Pesaro dove dall'albergo delle conferenze intravedeva una spiaggetta: quella della foto sotto. Sì, ci sarà pure il verde monte San Bartolo dietro, ma  non è proprio la stessa cosa di Focara...qui di selvaggio c'è di sicuro la cementificazione!


Va beh, pazienza, è pur sempre spiaggia non di casa nostra. Quando un languorino si fa sentire togliamo le tende e ci dirigiamo in macchina verso il centro. Qualche giro a vuoto alla ricerca di un parcheggio che poi troviamo. E lì fuori nel piazzale, cosa inaspettata, se si vuole si possono noleggiare gratuitamente delle biciclette per poter girovagare. Bella opportunità, no? Stavolta quella più frenata a coglierla ero io, ma i motivi per rinunciarvi erano davvero futili, così inforchiamo le due ruote per andare a scoprire la città!

Prima tappa però al ristorante: ci fermiamo in un posto elegantino ma senza troppe pretese sul lungomare (l'Angolo di Mario) e capitiamo davvero bene. Gustosi piatti a base di pesce per noi e pane per lui...



Dopo, siesta all'ombra delle tamerici perchè il caldo si fa sentire


e poi via...ancora in sella. Sulla bici si coprono chilometri senza troppa fatica ed è così piacevole ammirare sculture famose come questa dell'artista Pomodoro in cui si specchiano le nuvole


o spingersi ancora più in là per trovarsi immersi in un ambiente deserto e un po' surreale


in cui strani blocchi di cemento ti fanno sentire come dentro alla scena di un film,


non a caso registi e attori vi hanno lasciato le proprie impronte...




e noi vi abbiamo lasciato i nostri sguardi vaganti.


Lasciato il molo in mano a rumorosi ragazzini in vena di scherzi e tuffi


ci rituffiamo in centro dove tra una vetrina, un gelato di crema alla cannella, una fontana


e un estratto di frutta, si fa l'ora di tornare a casa. Che ne dici caro Maurizio,


non è vero che i fuori programma sono spesso mille volte più interessanti e divertenti?

lunedì 13 luglio 2015

il bicinino

Questo, ve lo dico, è un post strano, perchè tocca molto marginalmente il mio Diario figurato, eppure per me è importante pubblicarlo e i vostri consigli, se vorrete lasciarli, saranno sempre graditissimi.

Ecco...adesso vi spiego di cosa si tratta. E' già da un po' di tempo che son tornata a interessarmi ai mercatini e non solo a quelli propriamente creativi, cioè dove si espongono proprie creazioni, ma anche a quelli dell'usato dove metto in vendita a prezzi più o meno stracciati oggetti, vestiti e accessori: vecchiotti ma ancora in ottima forma.

mercatino all'Almagià, Ravenna

Ultimamente poi ho trovato delle amiche che condividono questa passione e, impegni permettendo, l'avventura continuerà anche in estate. Fare il banchetto in compagnia è tutta un'altra cosa: si dividono le spese e chiacchierando si passano molto meglio tutte quelle ore, ore che non sempre sono riempite dai visitatori!

Ma torniamo al nocciolo della questione. Fino ad adesso alle fiere creative mi sono sempre portata dietro un mazzetto di biglietti da visita come questo,


utili da lasciare alle persone interessate ai miei manufatti e nel caso in cui qualcuno volesse contattarmi. Era inoltre anche una maniera per pubblicizzare il mio blog. Vedete, c'è sopra la donnina del mio avatar. Insomma, diciamo che quella esperienza si fondeva in qualche maniera anche col blog.

Ora le cose sono cambiate: primo, perchè ho intensificato leggermente l'"attività" dei mercatini, secondo perchè il mio blog è al contrario pochissimo in attività... Sapete che tra i propositi dell'anno c'era quello di non mollarlo e per fortuna non ne vedo più la necessità, però non è che mi senta così orgogliosa di far pubblicità a qualcosa che in questo lungo momento è quasi in stallo...

Quindi un po' per quest'ultima ragione e ancor più per la prima che ho detto, ho pensato di inventarmi un nome, un marchio che identifichi non più il mio blog che è tra l'altro uno spazio in cui anche mi racconto, pubblico foto di vacanze e parlo di cose varie, ma che si riferisca solamente alle cose che creo.

Pensa che ti ripensa e ho partorito il nome: il bicinino. Non lo sapete cos'è, vero? Beh, il bicinino, in un termine dialettale italianizzato, sarebbe a dire un pochino ed è una parola che si può dire che abbia sentito centinaia di volte nella mia vita dato che mia mamma l'ha sempre usata spessissimo. Oltre ad essere quindi una parola affettiva, ha un suono che mi piace, simpatico. Cosa c'entra con ciò che creo con le mani? C'entra perchè non mi sono mai specializzata in una sola cosa, ma come sapete  mi piace variare: fare un "bicinino" di una cosa, un "bicinino" di un'altra. Se anche vedo che una cosa funziona, che piace insomma, non resisto a lungo a fare sempre quella! Capito, sorelline? Eh, nel bene e nel male l'incostanza creativa è la mia caratteristica, pur prediligendo sempre certi materiali come la carta, la stoffa e i filati.

Scelto il nome, mi sono sperimentata nell'invenzione del logo (che già avevo abbozzato nella mia testa) e qui è stata più dura: dopo diverse prove ne è venuto fuori questo. Mah, posso dirmi soddisfatta...un bicinino e mi posso accontentare del risultato. Certo se era più bello era meglio, ma non sono certo una grafica...




Forse non vi sarà così chiaro perchè abbia voluto presentare questo nuovo marchio proprio sul blog dato che vi si distacca. Il fatto è che "il bicinino di Ninfa", a parte un indirizzo e-mail, non ha uno spazio fisico in cui esistere, tipo un negozio on-line, una pagina facebook, una lavagnetta di Pinterest...voi avete consigli, esperienze da raccontarmi a questo proposito? Per ora se ne sta ospite qui nel mio blog ed è per me un primo passo. Poi si vedrà se se ne andrà a fare due passi in giro...a presto!